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ARGOS: l’Istria istituisce il Centro per lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura

Si tratta di un progetto cofinanziato dall'Unione Europea nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Croazia, e capofila del progetto è la regione italiana Friuli Venezia Giulia.
Pubblicato: 15. Ottobre 2022.

La protezione delle risorse ittiche e marine e il miglioramento delle condizioni di qualità ambientale nel mare è l’obiettivo con cui Croazia e Italia vogliono proteggere l’Adriatico attraverso il progetto ARGOS – “Gestione condivisa della pesca e dell’acquacoltura sostenibili come mezzo per proteggere le risorse marine nell’Adriatico”. Si tratta di un progetto cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Croazia, e capofila del progetto è la regione italiana Friuli Venezia Giulia. Comprende anche la Regione istriana con 2,9 milioni di HRK, di cui l’85% è stato finanziato dall’Unione Europea. Il valore totale del progetto è di HRK 41.357.305,00. Il progetto è iniziato il 1 aprile 2020, e termina il 30 giugno 2023 .

L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere un approccio integrato congiunto che sarà attuato a più livelli, ed è orientato alla riduzione diretta e indiretta della pressione delle attività di pesca e acquacoltura sull’ambiente marino.

Dialogo con le istituzioni italiane

Si intende consolidare il dialogo tra le istituzioni italiane e croate rilevanti per la gestione delle attività di pesca e acquacoltura al fine di stabilire un quadro coordinato per la gestione delle risorse ittiche dell’Adriatico e rafforzare il processo decisionale basato sulla conoscenza, nell’ambito quadro della gestione delle risorse ittiche dell’Adriatico, istituendo una rete scientifica permanente tra centri scientifici e di ricerca, promuovendo lo scambio di conoscenze e lo sviluppo di nuove conoscenze comuni.

Si prevede che attraverso questo progetto verranno adottati comportamenti e pratiche sostenibili nel settore della pesca al fine di preservare e proteggere le risorse marine, acquisire conoscenze e sviluppare opportunità, soprattutto sotto forma di documentazione di pianificazione territoriale, per avviare un’agricoltura innovativa in terreni chiusi o sistemi a piattaforma, e considerato le possibilità di coltivazione in mare aperto senza mettere in discussione la capacità produttiva dell’ambiente.

Sostegno alla pesca

L’attività progettuale più significativa della Regione istriana attraverso ARGOS è l’istituzione del Centro per lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura della Regione istriana. L’istituzione del Centro è stata guidata dall’idea di stabilire una cooperazione tra istituzioni e pescatori. L’esigenza di una gestione sostenibile di un’area molto sensibile, come l’alto Adriatico, sarà l’attività centrale del centro. In esso, le attività di coordinamento di tutte le istituzioni saranno svolte attraverso i progetti dell’UE e il Programma operativo per gli affari marittimi e la pesca della Repubblica di Croazia. Verrà inoltre fornito sostegno alla pesca e all’acquacoltura locali, con particolare attenzione alla piccola pesca costiera. L’edificio esistente di proprietà della Regione istriana sarà adattato con i fondi approvati dal progetto per un importo di 212.000,00 euro.

Oltre alla regione Friuli Venezia Giulia, che è il capofila, gli altri partner di ARGOS da parte italiana sono le regioni Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia e l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine all’interno del Centro Nazionale delle Ricerche (IRBIM CNR) di Ancona, mentre dal versante croato lo è; Regione istriana, Contea litoraneo-montana, Contea di Zara, Agenzia per lo sviluppo della contea di Šibenik-Knin, Agenzia per lo sviluppo della contea di Spalato-Dalmazia (RERA), Contea di Dubrovnik-Neretva e Istituto di oceanografia e pesca (IZOR). Membri associati del progetto sono il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali italiano e il Ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Croazia.

Tratto da: Giornal.hr

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